|
|
 |
|
|
 |
PER MEDICI E ODONTOIATRI |
|
 |
CERCA
UNA PAROLA DI ODONTOIATRIA |
|
|
La
tecnica linguale in ortognatodonzia è oggi di
fondamentale importanza perché soddisfa
pienamente i requisiti di ottimizzazione del
trattamento. L'ortodonzia linguale connota
infatti la terapia ortodontica con i caratteri
dell'invisibilità e dell'efficienza,
dimostrandosi pari e in molti casi superiore
alle tradizionali tecniche visibili
"vestibolari". La collaborazione del paziente
migliora per l'accettazione psicologica del
periodo di terapia e le componenti gnatoposturali ne risentono favorevolmente,
quando implicate in una iniziale
disfunzione, fin dai primi giorni del
trattamento. Infatti
l'apparecchiatura linguale, usata
convenientemente, incorpora un effetto
"bite" intrinseco che contribuisce al
riposizionamento di una dislocazione mandibolare
da malocclusione alleviando i sintomi
dolorosi e i rumori articolari fin dai primi giorni di trattamento. L'idea
innovativa d'incollare delle maniglie (brackets)
sul lato interno dei denti, rivolto alla lingua,
anziché sul lato esterno rivolto al labbro ed
esposto al sorriso, ha fatto si che questa
tecnica sia stata denominata "linguale".
L'ottimale
compliance dei pazienti nell'accettare questo
trattamento invisibile trova un contraltare
nella maggiore complessità operativa degli
ortodontisti, ed è questa la ragione per cui
nonostante la sua grande efficacia sia ancora usata
solo da pochi specialisti in Italia e nel
mondo. Eppure attualmente rappresenta l'unica
possibilità di accedere all'invisibilità ortodontica
in tutti quei casi in cui non è
indicato o è poco predicibile nei risultati un
trattamento con Invisalign (apparecchio invisibile),
che costituisce in generale l'approccio
invisibile di prima scelta. Grazie a queste due metodiche
nella totalità dei casi il trattamento ortodontico non
comporta più per i pazienti in cura la
preoccupazione dell'inestetismo del sorriso durante il trattamento. Anzi permette di
apprezzare il miglioramento dell'allineamento
dei denti sin dall'inizio: per un osservatore
esterno inconsapevole può sembrare una magia! Il lieve
imbarazzo fonetico dovuto all'interferenza dei
brackets con la lingua viene superato in pochi
giorni di adattamento, e solo in casi rari può
richiedere fino a un mese. Ma i vantaggi
vanno oltre l'invisibilità : una maggiore
velocità del trattamento soprattutto nei casi
con morso coperto, un minor rischio di
retrazioni gengivali visibili, un minor rischio
di danni allo smalto dei denti nella superficie
anteriore, una notevole efficacia
nell'affrontare sintomatologie dovute a
disordini e disfunzioni craniomandibolari la
rendono vantaggiosa e più veloce in molti casi rispetto alle
tecniche tradizionali.

|
|